Incalzano i progressi della medicina estetica ottenuti negli ultimi anni. Risultati più ‘naturali’, con metodi sempre meno invasivi basati sull’interazione di diverse sostanze, sempre più sicure e con tempi di recupero rapidi. Meno tossina botulinica e nuovi filler più naturali e biocompatibili. Queste, le richieste delle donne che si sottopongono ad interventi di medicina estetica, emerse stamani durante il 37esimo Congresso nazionale della Società italiana di medicina estetica (Sime), in concomitanza con l’XI edizione dell’European Congress of Aesthetic Medicine e il congresso dell’Accademia italiana di medicina antiaging (Aimaa).
Le nuove alternative
Secondo i medici, le ultime novità nel campo vedono in cima alla classifica i nuovi filler come l’agarosio, “alternativa al più noto acido ialuronico ma anche il collagene come biostimolazione”, ha spiegato detto Emanuele Bertoletti, presidente della Società italiana medicina estetica (Sime). Novità anche sul fronte della tossina botulina, che ha visto il boom in Italia negli ultimi anni. Secondo le ultime indicazioni degli specialisti in fatto di estetica, si va verso un utilizzo sempre in misura inferiore ma con interventi sempre più di frequente. Si profila dunque un futuro di utilizzo “personalizzato” che ha spinto gli esperti riuniti a Roma a richiedere una vera e propria ‘consensus conference’ per fissare le linee guida condivise proprio sull’utilizzo della tossina botulinica. Restano sempre amatissimi, e molto richiesti, i tradizionali interventi chirurgici, a cui però vanno ad affiancarsi le tecniche di medicina estetica poco invasive e dai risultati ottimali come i peeling e gli interventi alle braccia, cosce e glutei.
Nasce decalogo con linee guida
Un tema importante affrontato dagli esperti è quello delle complicanze della medicina estetica. “La nostra società scientifica chiede sempre che le aziende facciano delle sperimentazioni cliniche importanti prima della messa in commercio dei prodotti. L’ambulatorio delle complicanze strutturato all’ospedale Fatebenefratelli dell’isola Tiberina di Roma, l’unico nel suo genere in Italia – ha spiegato Bartoletti – fornisce al paziente un approccio diagnostico completo: addirittura ora abbiamo un’ecografia ultrastrutturale”. Ed è anche alla luce di questo che è nato, il ‘Decalogo della Sime’, un vademecum dalla prevenzione ai risultati. Dieci regole e consigli concreti per avvicinare la medicina estetica nella maniera più corretta e sicura possibile. I dieci suggerimenti hanno l’obiettivo di accompagnare e aiutare i pazienti nella comprensione delle potenzialità ma, soprattutto dei limiti della medicina estetica.